Stefano Donghi, cardinale legato di Ferrara dal 1644 al 1648.
Patrizio genovese, compiuti gli studi a Salamanca, dalla Spagna si trasferisce a Roma ove il 13 luglio 1643 viene creato cardinale; fatto plenipotenziario del pontefice, tratta e conchiude la pace con i principi confederati.
Nel luglio 1644 viene a Ferrara quale legato. Fa il suo ingresso in città il 27 luglio e dopo tre giorni riparte alla volta di Roma per la morte di papa Urbano VIII, avvenuta il giorno 15.
Confermato da Innocenzo X nella legazione e tornato il città pone subito mano ad un'opera di pubblica utilità: fa scavare il canal Panfilio collegandolo col cavo che portava a Pontelagoscuro; sul Po grande fa costruire un ponte sostenuto da trentanove barconi.
Un ruolo importante lo svolse nel 1648, durante la seconda grande carestia che investì l'Italia, per il grano comprato dalla Comunità ferrarese a Genova e a Livorno e "rubato" dai messinesi.
Lasciò Ferrara il 6 novembre 1648, ma vi tornò nel febbraio 1663 quale vescovo.
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