Genitori
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Testimonianza di Giovanna
Abbiamo perso la nostra bambina all’età di 15 anni, in un incidente stradale. La tragedia ti travolge come uno “tsunami” che si abbatte su un paese e distrugge cose ed ogni altra forma di vita. Sei incapace di reagire e ti auguri a tua volta di morire perché credi di non essere in grado di affrontare questo dolore enorme, al di sopra delle tue forze fisiche e psichiche. Ti alzi alla mattina e desideri solo che venga sera perché la giornata è troppo lunga da vivere. Queste sono le sensazioni che abbiamo provato subito dopo la tragedia. Andavo fiera di mia figlia, perché aveva un carattere straordinario: allegra, sicura di sé, solare, piena di iniziative pur se ancora così giovane, pensavo che nella vita avrebbe fatto cose belle. Ho cercato quasi subito di immergermi nel lavoro, nella famiglia per non togliere all’altro mio figlio la serenità. Attraverso la fede e la preghiera ho cominciato ad apprezzare quanto mi veniva in aiuto, soprattutto il calore umano di tante persone che mi erano vicine e mi dimostravano affetto.
Il percorso è stato lungo per ritrovare la serenità. È cambiato il rapporto con il prossimo, ora mi sento vicina alle persone che soffrono; credo che il sostegno sia venuto dal Signore, e lo ringrazio spesso attraverso la Madonna alla quale mi è più facile rivolgermi, per la forza che mi ha dato. Nel gruppo “Genitori in Cammino” mi sento in famiglia, penso che i nostri ragazzi siano contenti che ci frequentiamo e preghiamo, assieme, per loro. Giovanna |
Genitori in cammino - ultimo aggiornamento: martedì 21 luglio 2015 |