Genitori
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Esperienza di don Cristian Vampa
Ho conosciuto per la prima volta il gruppo “Genitori in Cammino” nel 2004, pochi giorni dopo essere entrato in Seminario; prima di allora, ne avevo solo sentito parlare, ma quando ebbi l’occasione di stare un po’ di tempo assieme a loro, ci fu una cosa che subito mi colpì: si avvertiva una coinvolgente sensazione di pace. Sembra strano trovare la pace in chi sta soffrendo; ci sono persone che la cercano per tutta la vita nelle sicurezze che può offrire questo mondo, ma sono sempre nell’affanno. La pace interiore, invece, è uno dei frutti dello Spirito Santo. Ciò vuol dire che queste mamme e questi papà godono di una particolare vicinanza del Signore! Questa vicinanza è certamente dovuto al fatto che credono nell’amore del Signore per noi e, nonostante la grande prova del temporaneo distacco dai figli, accettano la Sua volontà e continuano ad amarlo. Gesù, infatti, ha detto: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi” (Gv14,23.27).
La nostra fede ci dice che Dio è Padre, vuole sempre il nostro vero bene e ci ama con un amore così grande che supera ogni nostra comprensione, prova ne è il sacrificio di Gesù per conquistare i cuori di tutta l’umanità. È una verità rivelata che Dio permette il male in terra per trarne un bene più grande, cioè per trarne la felicità eterna. Infatti: “Che Dio permetta il male fisico e morale è un mistero che Dio illumina nel suo Figlio, Gesù Cristo, morto e risorto per vincere il male. La fede ci dà la certezza che Dio non permetterebbe il male, se dallo stesso male non traesse il bene, per vie che conosceremo pienamente soltanto nella vita eterna” (Catechismo della Chiesa Cattolica n.324). Nessuno è esente dalla prova della fede, ma è indispensabile fidarsi sempre del Signore, soprattutto quando non riusciamo a capire certi avvenimenti. Può succedere che, quando ci troviamo di fronte alla difficoltà ed alla sofferenza, il nostro amore e la nostra riconoscenza per Dio possano vacillare! Non riusciamo più a sentire la sua dolce presenza, non comprendiamo il perché degli eventi dolorosi, pensiamo che Egli ci abbia abbandonato, pensiamo che non ci voglia poi così bene, e così, rischiamo di allontanarci da Lui e di chiuderci in noi stessi per logorarci nella tristezza. Ma la pace e la serenità che si avvertono nei “Genitori in Cammino”, incomprensibili agli occhi di molte persone, ci dimostrano due cose importantissime: primo, ci danno la prova che la loro scelta di Fede permette al Signore di essere molto vicino ad essi in modo che Egli possa consolare i loro cuori con la Sua misteriosa presenza; secondo, ci mostrano qual è il loro “segreto”: la loro costante preghiera, la regolare vita sacramentale e la carità a tutti i bisognosi. Queste sono testimonianze che, inconsapevolmente, donano a tante persone ed, in modo particolare, ai seminaristi che hanno deciso di offrire la vita a Dio nel sacerdozio, perché saranno di sostegno nelle sofferenze che, inevitabilmente, incontreremo nella vita; questo, infatti, è il mistero della croce, indispensabile nel nostro cammino verso il Paradiso: “è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio” (At 14,22). Perciò voglio rincuorare tutti i genitori in cammino e dirvi che, anche se subite interiormente i dubbi della fede, anche se vi sembra che la vita non abbia più senso senza i vostri figli, anche se sembra che tutto nella vita sia stato inutile, in realtà il Signore sta compiendo grandi prodigi in voi ed attraverso voi! Ciò che state vivendo in modo “visibile” con il vostro esempio, sta aiutando altri genitori nella vostra stessa situazione ad avvicinarsi a Dio, e ciò che sta realizzando la vostra fede e la vostra perseveranza in modo “invisibile”, serve per la conversione di tanti cuori e far giungere tante anime alla salvezza eterna; anche quelle dei defunti! Questo ce lo dice la Madonna stessa! Infatti ai pastorelli di Fatima ha chiesto: “Volete offrirvi al Signore per sopportare tutte le sofferenze che Lui vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori?”- Ed essi risposero: “Sì, lo vogliamo”- E la Madonna: “Allora avrete molto da soffrire, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto”(Memorie di Sr Lucia). Essi fecero come aveva detto Maria santissima; due di loro sono già Beati, e Dio solo sa quante anime hanno aiutato ad andare in Cielo. Ringrazio il Signore per avermi fatto incontrare i “Genitori in Cammino”, e per aver voluto che nascesse questa realtà così utile per il bene della Chiesa. Don Cristian Vampa
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Genitori in cammino - ultimo aggiornamento: martedì 21 luglio 2015 |