Genitori
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Testimonianza di Sergio e Nadia 
 

     In questi anni di vita cristiana condivisi con il gruppo “Genitori in Cammino”, io e mia moglie abbiamo riflettuto sul privilegio dei primi cristiani nell’aver potuto sentire e vedere Gesù, predicare e manifestarsi con segni miracolosi, e con un velo di tristezza, sentirci esclusi da questo privilegio.

      Col passare del tempo, analizzando attentamente i cambiamenti avvenuti in noi dall’inizio del nostro cammino di fede, ci siamo resi conto che anche per noi c’è stato qualche “Segno”.

      Dopo la tragedia attorno a noi c’era solo il buio, perché i nostri occhi pieni di lacrime, non potendo più vedere nostra figlia Elena, si rifiutavano di vedere tutto il resto.

      Eravamo come paralizzati dal peso di un dolore che ci schiacciava togliendoci tutte le forze,  facendoci sentire impotenti nell’affrontare una realtà così drammatica.

      Io, anche se come un automa ho continuato a lavorare. Mia moglie no e per cinque lunghi anni si è consumata nel corpo e nello spirito. Il suo pane quotidiano erano pastiglie antidepressive, gocce per dormire e una sola compagna: la disperazione.

      Finché un giorno un gruppo di genitori, che come noi stavano affrontando una così difficile realtà, ci presero per mano aiutandoci a comprendere dove erano i nostri figli e chi vegliava su di loro.

      È stata la scelta, di fare del Vangelo l’unico modello di vita da imitare, che ha riaperto i nostri occhi per vedere con chiarezza quello che prima credevamo di vedere bene, e capire quello che prima credevamo di aver capito.

      Aprendo il nostro cuore a Gesù, il Suo Santo Spirito ha potuto scendere su di noi donandoci la forza di rialzarci ed il coraggio di affrontare la realtà, consapevoli delle difficoltà ma determinati nel camminare sicuri verso la meta.

      Solo la Parola di Dio, e la promessa di Cristo della vita eterna assieme ai nostri figli, ha salvato mia moglie dal baratro. Dopo poco tempo che frequentavamo il gruppo, ha potuto fare a meno delle pastiglie e delle gocce, iniziando una nuova vita dove, vicino al dolore ha trovato posto un po’ di serenità e una nuova compagna: la SPERANZA.

      Secondo noi, è nell’invito di Maria: “fate quello che vi dirà” che tutto si trasforma. La vita cambia completamente e, sorretta dalla fede, si arricchisce di un amore nuovo  che infonde pace e serenità, generando il desiderio di aiutare gli altri con amore fraterno. 


Genitori in cammino - ultimo aggiornamento:  martedì 21 luglio 2015